L’ensemble des Cinq Rouleaux. Cinq femmes ensemble, RBSem 40

R. Meynet, L’ensemble des Cinq Rouleaux, RBSem 40, Peeters, Leuven 2022 (151 p.)

Il Cantico dei Cantici viene letto in sinagoga durante la Pasqua, Ruth durante la festa delle Settimane, le Lamentazioni il 9 del mese di Ab, il Qohelet alle Capanne ed Ester a Purim. Questo ordine liturgico è esterno ai testi.


L’ordine della tradizione testuale di Tiberiade segue un’altra logica, interna. Alle estremità, due storie, Ruth ed Ester, gli unici due libri della Bibbia ebraica che portano il nome di una donna: una straniera che viene a integrarsi nel popolo d’Israele, un’ebrea esiliata in Persia, integrata al punto da diventare la moglie del re persiano.
Ai lati del libro centrale, due poemi: uno che canta l’amore appassionato ed esclusivo tra una donna e il suo amato, tra Dio e il suo popolo, l’altro piange l’amore deluso di Dio per la sua sposa infedele, Gerusalemme, che ha dovuto punire duramente consegnandola alla morte e all’esilio.


Al centro di tutto c’è un quinto libro, molto diverso dagli altri quattro. Il Qohelet è una lunga meditazione con un doppio tema: quello della vanità, del vuoto della vita che porta alla morte, e quello della felicità, limitata ma reale, di mangiare e bere, dell’assaporare la soddisfazione del lavoro e, infine, del vedere la vita con la donna che si ama. È dunque la presenza della donna ad animare soprattutto i Cinque rotoli.


È la prima volta che i Cinque Rotoli vengono analizzati come un insieme fortemente strutturato e coerente. Contrariamente all’immagine che spesso si dà del posto delle donne nell’antico Israele, il loro ruolo qui è determinante. Cosa che non mancherà di far riflettere gli uomini di oggi. Soprattutto nella Chiesa, dove si comincia a sentire che la sua voce dovrebbe essere meglio ascoltata e le sue funzioni meglio riconosciute.